Ebbene sì, forse il monopolio della SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) sta giungendo a termine. Fino ad ora la SIAE si è occupata di gestire in esclusiva i diritti degli autori ed editori italiani. Cos’è successo? E’ successo che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) si è espressa sull’incompatibilità della posizione di monopolio della SIAE con i principi della libera concorrenza stabiliti dal Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE). 

L’intenzione del Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini è quella di riformare la SIAE, non tanto di instaurare un vero e proprio libero mercato. Nonostante ciò, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) va oltre l’intenzione del legislatore italiano. La situazione attuale risulta, infatti, contraria alla normativa e i principi comunitari dell’Unione Europea: non è più così remota la possibilità che nuovi soggetti assumano il ruolo di gestori e intermediari dei diritti d’autore per collocarsi legittimamente sul mercato italiano.

Nei fatti esiste già un mercato, esistono già delle alternative, si può già scegliere: Soundreef e Patamu, ad esempio, sono due società nate per tutelare i diritti d’autore. La prima con sede a Londra, entrambe operanti in Italia, sono due realtà che stanno scardinando il sistema monopolistico nazionale, ormai un’anomalia nel panorama europeo. Un’anomalia da superare o già superata? Sicuramente nell’immediato futuro qualcosa cambierà, e noi siamo curiosi di vedere come.