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Tra il 20 e il 22 Maggio 2016 Milano sarà una grande sala da concerto. La V edizione di Piano City prevede, come ogni anno, l’invasione di pianoforti sparsi in tutta la città di Milano, dal centro alle periferie. Case, cortili, stazioni, tetti, cascine, musei, scuole, biblioteche, officine, parchi: location insolite per concerti a tutte le ore del giorno e della notte, trasformeranno la città in un unico grande palcoscenico a cielo aperto.

Il programma è fitto e si divide in House Concerts e Cortili (i milanesi ospitano concerti nelle loro case e nei cortili nascosti, trasformando lo spazio privato in un luogo di socialità e condivisione), Concerti diffusi (luoghi caratteristici di Milano come piazze, parchi, stazioni, musei diventano location per concerti), Kid Concert (iniziative, laboratori e lezioni per i più piccoli da 0 a 12 anni), Piano Center (GAM e Villa Reale rappresentano il centro propulsivo della manifestazione), Guest Concert (concerti organizzati da realtà della società civile milanese).

Parliamo dell’evento con Lorenzo Carni, direttore generale con Manuela Rosignoli di Piano City Milano.

Ci siamo quasi, sta per iniziare Piano City 2016. Quali sono le novità rispetto alle precedenti edizioni?

Diversi sono i temi su cui abbiamo lavorato per la V edizione di Piano City. In primo luogo la presenza di tanti nuovi poli, nel centro e soprattutto nelle periferie della città. L’offerta cittadina si è ampliata, siamo passati da 350 a 430 concerti, sparsi su tutto il territorio. Ad esempio è nata la sezione “Rigenerazioni Urbane” composta da realtà come mare culturale urbano, BASE Milano e Santeria Social Club. Un’altra novità sono le 50 ore ininterrotte di musica, no stop, notte e giorno. La prima notte di Piano City prevede Piano Night, una serie di concerti a BASE Milano mentre la prima alba ci si sposta alla Highline Galleria. Proseguiamo la seconda notte con Piano Rave alla Santeria Social Club e la seconda alba presso la Palazzina Liberty. La terza sera si chiude in bellezza al tramonto con Enrico Intra che suonerà al Belvedere Enzo Jannacci del Pirellone. Ancora un’altra novità è stata la grande risposta dei pianisti alla call internazionale con cui vengono selezionati i musicisti di Piano City. Quest’anno le candidature sono aumentate notevolmente. Così come i Guest Concerts, sono sempre di più le realtà che vogliono partecipare a Piano City con concerti autoprodotti.

Immagino ci sia un’intensa fase preparatoria e organizzativa dietro ad un evento come Piano City, che è una manifestazione diffusa e distribuita sul territorio. Come funziona il dietro le quinte? Come vi coordinate? 

Dietro Piano City c’è un tipo di organizzazione a piramide. Iniziamo in pochi, verso Novembre, con la Direzione Artistica. In questa fase si sceglie l’impronta artistica da dare alla manifestazione, le location, gli spazi, si lavora per la ricerca degli sponsor. Con la definizione del programma, verso Gennaio/Febbraio, si aggiungono i Responsabili di Progetto per ogni categoria di concerto e più avanti con il tempo i Responsabili di Produzione per ogni concerto. La realizzazione di Piano City è curata da Ponderosa Music&Art e h+Con i volontari arriviamo ad un centinaio di persone che lavorano a Piano City.

C’è un appuntamento o una serie di iniziative che consigli in particolare modo, assolutamente da non perdere? 

Consiglio in particolare di partecipare agli eventi per i bambini da 0 a 12 anni organizzati dmare culturale urbano. Poi assolutamente da non perdere il concerto al Pirellone di Enrico Intra per l’ultimo tramonto. Domenica pomeriggio alla Villa Necchi Campiglio i concerti a bordo piscina. Sempre domenica, la mattina, in un cortile di Gratosoglio il concerto di Ettore Bove. E poi al Touring Club sabato e domenica pomeriggio ci saranno una serie di concerti che vi faranno scoprire una bellissima location. 

Per chi volesse saperne di più e dare un’occhiata al programma di Piano City Milano, ecco il link.