BeArt è la prima piattaforma di crowdunding dedicata esclusivamente all’arte contemporanea. L’idea alla base è che, tutti gli attori che hanno un ruolo nel mondo dell’arte contemporanea, abbiano bisogno di fondi per finanziare le proprie attività: che si tratti dell’artista, del curatore così come del museo. In questo caso la logica del crowdfunding – coinvolgimento di una community per finanziare un progetto in cambio di beni o servizi come ricompensa – è applicata alle arti visive: i finanziatori vengono coinvolti nella realizzazione di un processo creativo, ricevendo ricompense che vanno dal catalogo alle prove d’artista, dall’invito al vernissage alla visita guidata.

BeArt rende possibile la realizzazione di progetti di vario tipo: didattica, mostre, opere d’arte, performance, attività di restauro o di valorizzazione di beni culturali, ricerche scientifiche, pubblicazioni. BeArt valuta la credibilità e la sostenibilità economica dei progetti che quindi vengono caricati sulla piattaforma gratuitamente. Insieme a Beart gli utenti stabiliscono obiettivi, tempistiche, ricompense nonchè le modalità di comunicazione della campagna di crowdfunding, dall’inizio fino alla fine.

BeArt è soprattutto attivo in Italia e Gran Bretagna (i suoi tre fondatori italiani sono, infatti, esperti di comunicazione, arte e finanza based in London) ma l’obiettivo è quello di espandersi anche in altri paesi europei.

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